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Piano di recupero


  • Descrizione

    PIANO DI RECUPERO

  • Norme

    • L.R. 12 aprile 1983, n. 18 - Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo

  • U.O. responsabile dell'istruttoria

    III - PIANIFICAZIONE - GESTIONE TERRITORIO - AMBIENTE E INFRASTRUTTURE

  • Ufficio responsabile del procedimento

    III - PIANIFICAZIONE - GESTIONE TERRITORIO - AMBIENTE E INFRASTRUTTURE

  • Informazioni sul procedimento

     INFORMAZIONI

    EDILIZIA

    Responsabile di procedimento: Geom. A. D’Agostino - tel. 0864 - 242224

    Responsabile di provvedimento: Avv. Katia Panella - tel. 0864 -242222 

     

    DESCRIZIONE

    Il P.R.P.E., che prevede la disciplina per il recupero degliimmobili, dei complessi edilizi, degli isolati e delle aree di cui alterzo comma del precedente articolo 27 della L. n. 457/78 è disciplinato dagli artt. 27 e ss. della L.R. n. 18/83attua le previsioni del P.RG., ove deve essere contenuta la perimetrazione e disciplina delle zone di recupero e l’individuazione degli ambiti e degli immobili da assoggettare ad esso, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 27 della legge n. 457 del 1978. Il P.R.P.E., formato ed approvato ai sensi degli artt. 19, 20 e 21 della legge, deve contenere, altresì, l’individuazione delle unità minime di intervento per la ristrutturazione urbanistica, nonché prescrizioni afferenti gli ambiti e gli immobili prescelti in base alle categorie di degrado definite al successivo art. 28. Gli ambiti dei Piani di recupero non possono essere costituiti essenzialmente di aree libere e non urbanizzate pressoché sprovviste di costruzioni, costituenti nell’insieme, unità minime di intervento.I contenuti del Piano di recupero sono quelli indicati dal comma 3 dell'art. 27 della LR 18/1983 e successive modificazioni ed integrazioni. Fanno parte del Piano di recupero i seguenti elaborati: a) descrizione storica, fisica, sociale e patrimoniale dell’immobile o degli immobili assoggettati al piano, con elenco dei proprietari e piani particellari delle proprietà da espropriare o sottoposte a particolari vincoli, rappresentate in scala 1:200 o 1:500, in relazione alle qualità ed alle dimensioni dell’intervento, nonché planimetria in scala 1:200 indicante lo stato attuale delle funzioni e le carenze igienico-sanitarie, strutturali e tecnologiche; b) planimetrie, in scala adeguata, contenenti l’eventuale rilievo degli immobili e delle aree indicanti i tipi di intervento, le unità minime di interventi, le nuove unità abitative e funzionali, le eventuali destinazioni d’uso diverse da quelle residenziali, gli interventi di preminente e rilevante interesse pubblico; c) relazione illustrativa degli obiettivi del Piano e delle modalità di conseguimento, corredata dalle norme di esecuzione; la relazione individua, inoltre, i soggetti operatori e le eventuali modalità di convenzionamento. In caso di degrado geofisico, la relazione sarà corredata da perizia tecnica a firma di geologo abilitato all’esercizio professionale e dal progetto di massima degli interventi di consolidamento; d) eventuale convenzione-tipo; e) relazione di previsioni di massima delle spese occorrenti per l’eventuale acquisizione di aree, immobili o porzioni di essi e per le sistemazioni generali necessarie per l’attuazione del piano; f) programma di attuazione e di coordinamento degli atti e degli interventi necessari a realizzare il piano.

  • Modalita' di conclusione del procedimento

  • Tutela amministrativa

  • Modalita' di pagamento

  • Customer satisfaction

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